Al via la quarta campagna di scavo delle sepolture preromane della necropoli di via Tiepolo e via San Massimo a Padova
A partire dal 23 agosto 2021 è ripresa la quarta campagna di scavo delle sepolture preromane provenienti dalla necropoli orientale di Padova e rinvenute negli anni 1990 e 1991 in corrispondenza dell’area compresa tra le attuali via Tiepolo e via San Massimo.
Data:
3 Settembre 2021
A partire dal 23 agosto 2021 è ripresa la quarta campagna di scavo delle sepolture preromane provenienti dalla necropoli orientale di Padova e rinvenute negli anni 1990 e 1991 in corrispondenza dell’area compresa tra le attuali via Tiepolo e via San Massimo. Le operazioni sono condotte da un gruppo di lavoro dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sotto la direzione scientifica della Prof.ssa Giovanna Gambacurta, docente di Etruscologia e Archeologia Italica dell’ateneo veneziano, e con la collaborazione tecnica e scientifica della Dott.ssa Angela Ruta Serafini, già direttore dello scavo nel 1990 – ancora attualmente impegnata a partecipare con assiduità alle attività di scavo – e delle professionalità della Soprintendenza, in particolare delle colleghe Elena Pettenò, Benedetta Prosdocimi e Federica Santinon.
Si tratta di circa 300 tombe, prevalentemente ad incinerazione, riferibili a un arco cronologico compreso tra il IX secolo a.C. e l’età romana, che nel secolo scorso furono prelevate in blocchi mediante tagli del terreno e racchiuse in cassoni lignei per essere in seguito trasportate presso un deposito della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, ora confluita nell’attuale ufficio. Nel 1999 è stato intrapreso il primo scavo in laboratorio, al quale hanno fatto seguito altri scavi negli anni 2007, 2009e 2017, quando le attività sono riprese grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza e l’Università Ca’ Foscari di Venezia, nella formula della concessione di scavo.
Le attività, attualmente in corso, saranno condotte fino alla metà del mese di settembre e prevedono la formazione didattica e operativa degli studenti, che hanno l’opportunità di condurre lo scavo con problematiche diverse da quelle che implica lo scavo all’aperto.
Questa particolare tipologia di cantiere fornisce agli studenti anche la possibilità di apprendere alcune basilari pratiche di conservazione preventiva sul campo, in quanto il prelievo dei reperti – costituiti prevalentemente da corredi funerari con oggetti in ceramica e ornamenti in bronzo, ferro, osso e ambra, si presenta particolarmente delicato per la lunga permanenza degli stessi in un contesto che nel tempo ha subito numerose alterazioni, a partire dal terreno essiccato in cui sono stati inglobati.
Tra i reperti oggetto di scavo si segnala il rinvenimento della sepoltura di un cane, il cui scheletro appare perfettamente conservato, accanto a quella di un individuo di sesso non determinabile. Alla sepoltura del cane, sdraiato e adagiato sul fianco sinistro con le zampe ripiegate, sarà dedicato un approfondimento durante uno degli incontri della Soprintendenza aperti al pubblico e programmato il prossimo 21 ottobre 2021.
Per un approfondimento, comprensivo di dettagliata documentazione fotografica, si rinvia al contributo di Federica Santinon:
Il prelievo sullo scavo. Le sepolture di Padova – Via Tiepolo e Via San Massimo
Ultimo aggiornamento
2 Settembre 2021, 17:06