14 marzo | Giornata Nazionale del Paesaggio – La conoscenza e la tutela dei paesaggi dell’antichità: il caso della villa romana di Mutteron dei Frati a Bibione (Ve)

In occasione della Giornata nazionale del Paesaggio, istituita dal Ministero della Cultura, la Soprintendenza propone una riflessione sulla conoscenza e la tutela dei Paesaggi dell'antichità, uno degli obiettivi a medio e lungo termine della comunità scientifica che si occupa dello studio delle dinamiche di occupazione antropica del territorio. E' il caso del Progetto Bibione con la sua villa di epoca romana nell'area di Mutteron dei Frati.

Data:
14 Marzo 2023

14 marzo | Giornata Nazionale del Paesaggio – La conoscenza e la tutela dei paesaggi dell’antichità: il caso della villa romana di Mutteron dei Frati a Bibione (Ve)

In occasione della Giornata nazionale del Paesaggio, istituita dal Ministero della Cultura, la Soprintendenza propone una riflessione sulla conoscenza e la tutela dei Paesaggi dell’antichità, uno degli obiettivi a medio e lungo termine della comunità scientifica che si occupa dello studio delle dinamiche di occupazione antropica del territorio.
Lo studio del rapporto tra Uomo e Ambiente è in effetti, da lungo tempo, il pane quotidiano di archeologi, storici, geografi, geologi, di umanisti e scienziati in senso lato; le nuove tecnologie di indagine e gli sviluppi delle moderna ricerca storica consentono oggi dei concreti passi avanti nella ricostruzione ed interpretazione delle tracce del passato, oggi solo parzialmente visibili poiché sepolte o sommerse.

In alcuni casi, particolarmente fortunati, si assiste ad una convergenza di interessi da parte di Enti di ricerca, amministrazioni locali, liberi professionisti e mondo dell’associazionismo, che consente lo sviluppo di progetti di un certo respiro, che spesso vengono avviati a partire da evidenze puntuali, localizzate.

È questo il caso del Progetto Bibione, recentemente al centro di nuova attenzione mediatica sia per le sue caratteristiche di impostazione generale sia per il suo inserimento in un contesto decisamente particolare, trovandosi incastonato in un’area tutelata dal punto di vista paesaggistico e archeologico ma a ridosso di un comparto noto principalmente come uno degli epicentri del turismo di massa lungo le coste venete.

Nell’area nota come Mutteron dei Frati, in località Bibione di San Michele al Tagliamento (VE), fin dalla fine del XVIII secolo furono scoperti i resti di un insediamento d’età romana, più volte poi indagato negli anni ‘30 del XX secolo, fino alla messa in luce dei resti di ambienti mosaicati e di strutture murarie eccezionalmente (per il contesto veneto) conservatesi fino ad un’altezza di circa 2,5 m in quanto ricoperte dai sedimenti delle dune sabbiose che caratterizzano tale fascia costiera. Negli anni ‘90, poi, l’allora Soprintendenza Archeologica del Veneto individuò ulteriori evidenze di quel che è -di fatto- un importante nucleo residenziale d’età romana, attribuito preliminarmente al I sec. d.C., collocato in prossimità dell’antica linea di costa e lasciando visibile una sua piccola porzione. In effetti, trattandosi di una rilevante scoperta, si era già aperta una sorta di prospettiva per una sua possibile valorizzazione, in accordo con la proprietà privata dell’area, prevedendo dei cicli di visita.

Nel 2018, la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia, d’intesa con équipes di specialisti dell’Università di Regensburg (Germania) e di Padova, ha avviato nuove campagne conoscitive sull’area della villa del Mutteron dei Frati, prevedendo non solo di potersi concentrare sul sito noto, mediante indagini di scavo e ricognizioni strumentali, ma anche di estendere lo studio alle dinamiche di antropizzazione di un’ampia fascia territoriale, in parte già nota per ritrovamenti di materiali d’età romana. Lo studio prevede peraltro nuove ed estese campagne di ricognizione di superficie nel territorio retrostante la villa romana, che si avvalgono anche dei dati provenienti dagli studi geomorfologici, già disponibili o di nuova realizzazione, in capo all’Università di Padova.

Il Progetto Bibione mira dunque, sul medio periodo, grazie all’interesse e alle azioni svolte dai vari soggetti operanti, all’acquisizione di nuovi dati funzionali alla conoscenza ed interpretazione di questo importante insediamento residenziale d’età romana e dei suoi rapporti con il territorio circostante, con altri insediamenti coevi, anche alla luce delle conoscenze note in merito ai traffici commerciali marittimi e terresti di ambito costiero.

Ciò che ad oggi appare come un vero e proprio puzzle, ci si augura che possa assomigliare, negli anni a venire, grazie alle iniziative di studio, tutela e di rispettosa promozione del territorio e dei suoi valori, ad una suggestiva veduta di uno squarcio d’Antico.

Ultimo aggiornamento

14 Marzo 2023, 11:22