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Nell’anno del bicentenario della morte di Antonio Canova, dall’archivio della Soprintendenza il carteggio intercorso tra le Gallerie d’Arte Moderna di Venezia e la Gipsoteca Canoviana di Possagno tra il 1902 e il 1943

In occasione del bicentenario della morte di Antonio Canova, la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio di Venezia, città Metropolitana e le province di Belluno Padova e Treviso ha inteso riordinare e schedare analiticamente il carteggio intercorso tra le Gallerie d’Arte Moderna di Venezia (con documentazione facente parte dell’archivio dell’ex Soprintendenza ai beni Artistici e storici ora confluiti dal 2014 nell’archivio della Sabap- Ve- Met) e la Gipsoteca Canoviana di Possagno.

Data:
6 Giugno 2022

Nell’anno del bicentenario della morte di Antonio Canova, dall’archivio della Soprintendenza il carteggio intercorso tra le Gallerie d’Arte Moderna di Venezia  e la Gipsoteca Canoviana di Possagno tra il 1902 e il 1943

In occasione del bicentenario della morte di Antonio Canova, la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio di Venezia, città Metropolitana e le province di Belluno Padova e Treviso ha inteso riordinare e schedare analiticamente il carteggio intercorso tra le Gallerie d’Arte Moderna di Venezia (con documentazione facente parte dell’archivio dell’ex Soprintendenza ai beni Artistici e storici ora confluiti dal 2014 nell’archivio della Sabap- Ve- Met) e la Gipsoteca Canoviana di Possagno.

La documentazione riordinata afferisce al periodo 1902 -1943; grazie all’utilizzo del software open source Archimista 3.1 è possibile visualizzare oltre alla schedatura analitica, ciascun documento in quanto digitalizzato e metadatato.
La corrispondenza è di grande interesse; infatti delinea l’azione di tutela svolta dal Ministero alle Antichità e Belle Arti per il tramite del suo ufficio periferico, nei confronti della Gipsoteca di Possagno, attività in cui i Soprintendenti Gino Fogolari e Vittorio Moschini ebbero un ruolo di primo piano nella difesa e conservazione di tale patrimonio culturale.

La corrispondenza rivela quanto sia stato essenziale il rapporto costante ed ininterrotto dei Soprintendenti con i Conservatori della Gipsoteca: Stefano Serafin e poi il figlio Sirio specialmente durante e dopo la prima guerra mondiale, quando la Gipsoteca venne pesantemente danneggiata dai bombardamenti e fu necessario procedere ai delicati interventi di restauro delle opere del Canova.

Ultimo aggiornamento

6 Giugno 2022, 11:47