Due strutture murarie di età romana emerse a Montergotto Terme (Pd) durante l’intervento di sistemazione e riqualificazione di viale Stazione
Durante gli scavi per la fondazione di un nuovo muro di contenimento presso il lato sud-ovest della carreggiata viaria di viale Stazione, in corrispondenza del civico 104, sono emerse due strutture murarie di età romana. Tali strutture, sebbene notevolmente abrase e intaccate da sottoservizi recenti, sono state osservate per una decina di metri lungo la trincea di scavo a una quota di - 80/90 cm dal piano stradale.
Data:
21 Febbraio 2024
Nel corso dell’intervento di “Sistemazione e riqualificazione di viale Stazione e eliminazione delle barriere architettoniche” a Montegrotto Terme (Pd), è stata prescritta l’assistenza archeologica continuativa sotto la direzione scientifica della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso (dott.ssa Carla Pirazzini), con l’assistenza della Ditta Geoarcheologi Associati S.n.c. (dott. Claudio Bovolato).
Durante gli scavi per la fondazione di un nuovo muro di contenimento presso il lato sud-ovest della carreggiata viaria di viale Stazione, in corrispondenza del civico 104, sono emerse due strutture murarie di età romana. Tali strutture, sebbene notevolmente abrase e intaccate da sottoservizi recenti, sono state osservate per una decina di metri lungo la trincea di scavo a una quota di – 80/90 cm dal piano stradale.
Una delle due è definita da una potente sostruzione muraria spessa almeno 35 cm e ampia in piano almeno 140 cm, con una sorta di incavo centrale. Si tratta verosimilmente di una canaletta per il deflusso idrico con fondo composto da un unico corso di laterizi, assimilabile alle canalette presenti nel complesso termale della vicina area archeologica, con le quali appare isorientata.
L’altra struttura, che è invece disallineata con le strutture dell’area archeologica, è costituita da un poderoso muro, spesso circa 1 m, che potrebbe aver avuto una funzione di terrazzamento, forse in relazione all’edificio messo in luce più a monte sul colle Bortolone nei secoli XVIII-XIX (interpretato anch’esso come edificio termale). Con ogni probabilità entrambe le strutture sono state spianate in età medievale/moderna, considerata la presenza di frammenti di ceramica pettinata e invetriata. Dopo lo scavo e la documentazione delle emergenze individuate, che saranno protette e rinterrate, le attività di cantiere proseguiranno in altri settori, sempre con l’assistenza di archeologi professionisti.
RASSEGNA STAMPA
Ultimo aggiornamento
3 Marzo 2024, 22:38