Apertura straordinaria di Palazzo Soranzo Cappello a Venezia e visita al giardino | La Soprintendenza presenta il volume “Tesori d’arte nelle chiese del bellunese. Longaronese, 1963 – 2023, fine e principio”

In occasione di questa apertura straordinaria, si terrà, alle ore 17.00, la presentazione del volume "Tesori d'arte nelle chiese del bellunese. Longaronese, 1963 - 2023, fine e principio", tra i cui curatori ci sono due funzionari architetti della Soprintendenza, la dott.ssa Damiana Lucia Paternò e il dott. Tommaso Fornasiero. Sono in programma due visite guidate al palazzo e al giardino alle 15.45 e alle 18.15, su prenotazione.

Data:
30 Settembre 2024

Apertura straordinaria di Palazzo Soranzo Cappello a Venezia e visita al giardino | La Soprintendenza presenta il volume “Tesori d’arte nelle chiese del bellunese. Longaronese, 1963 – 2023, fine e principio”

Nell’ambito del Piano di Valorizzazione dei luoghi della cultura 2024, martedì 8 ottobre è in programma l’apertura straordinaria di Palazzo Soranzo Cappello a Venezia – sede della Soprintendenza – che sarà visitabile, insieme al suo giardino storico, con ingresso gratuito e visite guidate su due turni, alle 15.45 e alle 18.15, a cura del personale della Soprintendenza.

In occasione di questa apertura straordinaria, si terrà, alle ore 17.00, la presentazione del volume “Tesori d’arte nelle chiese del bellunese. Longaronese, 1963 – 2023, fine e principio”, tra i cui curatori ci sono due funzionari architetti della Soprintendenza, la dott.ssa Damiana Lucia Paternò e il dott. Tommaso Fornasiero.

La collana Tesori d’Arte rappresenta un esempio di ventennale collaborazione tra la Soprintendenza, la Diocesi, e la Provincia di Belluno per la conoscenza e la valorizzazione dei beni culturali presenti nel territorio. Questo volume, che si aggiunge alla citata collana e che è stato pubblicato in occasione dei 60 anni dal disastro del Vajont, rappresenta per questi uffici un’importante occasione di riflessione su patrimoni materiali e immateriali, passati e contemporanei, non più esistenti o presenti sotto forma di frammento.

Ad un primo sguardo, parlare di “tesori d’arte” nel Longaronese può sembrare un’iniziativa editoriale di particolare complessità, in ragione del fatto che nella percezione collettiva la tragica onda che nella notte del 9 ottobre 1963 travolse l’antico centro abitato, ha integralmente cancellato tutte le testimonianze di un passato stratificato nel tempo, sancendo un vero e proprio ‘momento zero’ fisico e culturale.
Le vicende di ricostruzione successive a quella data sono state ampiamente trattate e analizzate nelle molteplici pubblicazioni, lavori d’inchiesta e di ricerca che negli ultimi sessant’anni anni si sono susseguiti; com’è comprensibile, il “dopo Vajont” è diventato il fulcro di una riflessione sul passato e il futuro della vallata, tralasciando invece “il prima”.

In realtà, però, di quel passato ante 1963 sono sopravvissuti numerose testimonianze: non si tratta dei soli oggetti restituiti dal fiume Piave, ma anche di segni a scala architettonica e urbana ancora leggibili nel territorio, di rinvenimenti archeologici che raccontano di un’origine antica, di tracce fisiche di una diffusa rete devozionale, fino ad arrivare a fondi archivistici di particolare rilevanza per comprendere la Longarone che fu. Sono fonti per lo più frammentarie, che però, se messe a sistema con le espressioni più significative della ricostruzione, permettono di tracciare una storia di lunga durata; sono in questo senso veri e propri “tesori d’arte” che delineano una ‘mappa della memoria’, capace di andare indietro nei secoli.

Muovendo da tale quadro di conoscenze, la presente pubblicazione mira a promuovere una riflessione su come il concetto di patrimonio possa assumere molteplici forme e significati a seconda del punto di vista da cui lo si osserva. Pertanto non va letta come una ‘semplice’ guida alle emergenze storico-artistiche dislocate sul territorio, quanto come uno sforzo corale di ampliare la prospettiva critica su cosa possa essere effettivamente considerato di valore culturale, trascendendo da valutazioni relative ai soli caratteri estetico-percettivi o di antichità.

MARTEDI’ 8 OTTOBRE
Palazzo Soranzo Cappello – Venezia
Fondamenta Rio Marin, S. Croce 770

Presentazione del volume ore 17.00
“Tesori d’arte nelle chiese del bellunese. Longaronese, 1963 – 2023, fine e principio”
Ingresso libero

modera:
prof. ssa Sara Di Resta
Università IUAV di Venezia

intervengono:
dott.ssa Alessandra Cinti
responsabile Servizio Cultura e Musei della Provincia di Belluno

arch. Tommaso Fornasiero
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso

dott.ssa Letizia Lonzi
Ricercatrice indipendente

arch. Damiana Lucia Paternò
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso

ing. Marco Zucco
Servizio Cultura e Musei della Provincia di Belluno

Visite guidate a palazzo e giardino su prenotazione:
– per la visita delle 15.45 scrivere a paola.bettini@cultura.gov.it
– per la visita delle 18.15 scrivere a paola.depalma@cultura.gov.it

Ultimo aggiornamento

30 Settembre 2024, 23:20