EL CANAL DE AGORT – Storia e archeologia da San Gottardo al Pont del Cristo in mostra al Museo Mineralogico e Paleontologico di Agordo in mostra fino al 4 settembre
L’esposizione intitolata El Canal de Agort. Scavare nel passato. Storia e archeologia da San Gottardo alla Conca Agordina, inaugurata nell’estate del 2019 presso il Museo Mineralogico e Paleontologico di Agordo, si presenta ora al pubblico arricchita di alcune novità fino al 4 settembre 2022 ad ingresso gratuito.
Data:
5 Agosto 2022
L’esposizione intitolata El Canal de Agort. Scavare nel passato. Storia e archeologia da San Gottardo alla Conca Agordina, inaugurata nell’estate del 2019 presso il Museo Mineralogico e Paleontologico di Agordo, si presenta ora al pubblico arricchita di alcune novità fino al 4 settembre 2022.
Sono infatti presentati i primi dati acquisiti nell’ambito di una indagine archeologica tuttora in corso a Sospirolo, che ha consentito di identificare tracce di frequentazione tardo romana.
Oltre ai materiali già noti, esito di campagne di scavo condotte nel territorio, è visibile al pubblico una selezione dei reperti archeologici a suo tempo raccolti da Don Ferdinando Tamis, che ben si inseriscono nel quadro del popolamento tardo antico/alto medievale dell’area agordina, cui si riferiscono altri più noti reperti conservati al Museo Civico di Belluno e al Museo Archeologico Nazionale di Cividale.
La mostra è stata ideata nell’ottica di una proposta di taglio didattico e informativo, al fine di offrire al visitatore da un lato una panoramica sulle pratiche e sui metodi impiegati dalla moderna ricerca storico-archeologica, e dall’altro un quadro dei più significativi rinvenimenti archeologici che caratterizzano la Valle del Cordevole e i dintorni di Agordo.
Risultano di particolare interesse alcuni siti archeologici (con relativi reperti) localizzati nell’angusto tratto della valle che va dalla località di San Gottardo al Pont del Cristo. Le ricerche nei siti denominati convenzionalmente “Colaz” e “Agre” (ricadenti nel territorio comunale di Sedico) sono state realizzate tra il 2003 e il 2009 in stretta collaborazione con professionisti archeologi, in accordo e con la direzione scientifica della Soprintendenza, e hanno ricevuto il sostegno della Regione Veneto, dell’Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, del Consorzio BIM-Piave dei Comuni della Provincia di Belluno e dell’allora Comunità Montana Valbelluna. I siti, localizzati a media quota sulla destra del Cordevole, si caratterizzano come ripari sottoroccia e hanno restituito testimonianze di insediamenti stagionali attribuibili a periodi compresi tra la fine del II millennio e la prima metà del I millennio a.C., con abbondante materiale in terracotta di cui si è cercato di evidenziare la grande varietà.
Anche da Pont del Cristo (in comune di La Valle Agordina) provengono interessanti reperti ceramici: i lavori di costruzione del paramassi sulla Strada Regionale 203 “Agordina” hanno infatti permesso di riportare alla luce – grazie anche alla collaborazione di Veneto Strade – tre antichi vasi della prima età del Ferro, rimasti per molti secoli protetti all’interno di un anfratto roccioso.
Per favorire un approccio più diretto e immediato del visitatore, copie a grandezza reale di alcuni dei recipienti ritrovati in scavo nei ripari detti “Agre” e “Colaz” sono state collocate all’esterno delle vetrine.
L’esposizione, a ingresso gratuito, sarà aperta fino al 4 settembre 2022 con i seguenti orari:
da giovedì a domenica 9.30 – 12.30, 16.00 – 19.00
Indirizzo: via 5 Maggio, 16 – 32021 Agordo (Belluno)
Per ulteriori informazioni si prega di inviare una richiesta a archeoagordo.arca@gmail.com
Ultimo aggiornamento
5 Agosto 2022, 11:17