L’inventario della serie documentale “Siti archeologici”: uno strumento per velocizzare la ricerca d’archivio
L’inventario della serie attualmente realizzato consente all’utente di individuare da remoto la documentazione d’interesse alla propria ricerca ed è già possibile richiedere, attraverso l’apposita modulistica, la consultazione di quei fascicoli/documenti di peculiare interesse per la ricerca storica o amministrativa.
Data:
3 Gennaio 2022
L’ordinamento della serie archivistica Siti archeologici è stato reso possibile grazie ad un accreditamento su fondi ministeriali (Legge 190 del 23.12.2014, “Razionalizzazione e riordino dell’archivio di Padova – Palazzo Folco” – annualità 2020) che ha consentito la redazione dell’inventario con l’utilizzo del software di schedatura Archimista 3.1.0, oltre al ricondizionamento dei documenti in cartelle e in faldoni prodotti interamente con materiali idonei alla lunga conservazione.
La serie documentale è conservata nell’archivio di Palazzo Folco a Padova; conserva la documentazione prodotta a partire dal 1899 ad oggi e fa attualmente parte del complesso archivistico della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso. La serie in passato è stata denominata archivio siti, ed ora, più propriamente, siti archeologici.
Essa si è stratificata nel tempo secondo un ordine topografico e cronologico. All’interno di una provincia si trova primariamente la città capoluogo e poi i diversi comuni che ne fanno parte, così ad esempio: provincia di Belluno, Belluno città e poi comuni in ordine alfabetico, di Agordo, di Alano di Piave, di Alleghe e così a seguire secondo un modello ripetuto per tutte le province della Regione.
Contiene documentazione relativamente eterogenea; si trovano infatti scoperte archeologiche, segnalazioni di rinvenimento di reperti archeologici, scavi con relative relazioni (almeno fino alla data del 1977), documentazione di carattere amministrativo e informativo avente ad oggetto i siti archeologici.
Nel 2000 la serie era stata sommariamente ordinata da Augusta Bonamigo con la produzione di uno strumento di corredo cartaceo -elenco sommario- utilizzato fino ad ora.
Nel presente inventario è stato mantenuto l’ordinamento topografico.
Per la provincia di Belluno l’intervento, oltre alla schedatura analitica, ha riguardato anche un lavoro di ricostruzione/accorpamento dei documenti aventi identico oggetto e provenienza, ma collocati in buste diverse.
Il lavoro svolto sulla provincia di Belluno è quindi servito come lavoro propedeutico per meglio definire i prossimi interventi sulla documentazione.
Per le provincie di Padova e Treviso si è provveduto alla schedatura analitica, ma non alla ricostruzione/accorpamento, pertanto lo studioso dovrà richiedere più unità archivistiche per lo stesso argomento e/o oggetto di ricerca.
La versione del software Archimista 3.1.0 ha consentito di operare, sulla base degli standard archivistici internazionali di riferimento, una schedatura analitica tale da individuare il contenuto di ciascun singolo fascicolo/documento all’interno del faldone di provenienza.
Lo strumento di corredo è stato redatto dall’archivista dott.ssa Nadia Piazza con la supervisione tecnico scientifica della dott.ssa Maria Volpato, Funzionario archivista di Stato referente degli archivi della Sabap-Ve-Met, e con la collaborazione, per la parte archeologica, del Funzionario archeologo della Sabap-Ve-Met dott.ssa Cinzia Rossignoli e del dott. Alessandro Facchin, referente per la consultazione della documentazione dell’archivio della Sabap-Ve-Met di Palazzo Folco a Padova.
L’inventario della serie attualmente realizzato, consultabile nel file allegato qui sotto, consente all’utente di individuare da remoto la documentazione d’interesse alla propria ricerca ed è già possibile richiedere, attraverso l’apposita modulistica, la consultazione di quei fascicoli/documenti di peculiare interesse per la ricerca storica o amministrativa.
Per ciascun comune inserito nell’inventario, infatti, oltre agli estremi cronologici e al contenuto dei documenti, è presente la segnatura definitiva che è possibile già indicare in fase di richiesta, così da velocizzare la ricerca.
Buona consultazione!
Ultimo aggiornamento
24 Maggio 2022, 14:06