Piano paesaggistico del Veneto: prosegue il percorso condiviso tra Regione e Ministero della cultura. Zaia, “Modello nazionale di tutela e semplificazione”
Venerdì 14 febbraio si è tenuto a Venezia un tavolo di confronto che ha riunito i rappresentanti del Ministero della Cultura, le soprintendenze venete e il gruppo di lavoro regionale e della Regione per fare il punto sull’attuazione del protocollo d’intesa siglato l’11 novembre 2022. L’incontro ha rappresentato un momento decisivo per la programmazione delle attività operative necessarie alla redazione del Piano Paesaggistico, basato su tre pilastri fondamentali: tutela, valorizzazione e integrazione del paesaggio con lo sviluppo del territorio.
Data:
17 Febbraio 2025

“Quello che stiamo portando avanti in Veneto è un percorso innovativo e condiviso, che rappresenta un modello per tutto il Paese. L’incontro di venerdì 14 febbraio, svoltosi presso la sede del Segretariato regionale del Ministero della Cultura per il Veneto a Venezia, ha confermato la solidità di questo lavoro di squadra, che vede le soprintendenze venete del Ministero della Cultura, la Regione e i tecnici collaborare per raggiungere un obiettivo chiaro: garantire una tutela efficace del nostro straordinario patrimonio paesaggistico, semplificando al contempo gli iter burocratici e fornendo certezze ai cittadini, alle imprese e alle amministrazioni”.
Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, al termine del tavolo di confronto che ha riunito i rappresentanti del Ministero della Cultura, le soprintendenze competenti e il gruppo di lavoro regionale e della Regione per fare il punto sull’attuazione del protocollo d’intesa siglato a Venezia l’11 novembre 2022.
Un’intesa che aveva posto le basi per l’elaborazione del Piano Paesaggistico del Veneto, un documento strategico che sarà approvato entro l’estate con la prima adozione formale.
“Nella nostra Regione insistono ben 1.148 vincoli paesaggistici, il numero più alto d’Italia. Questo perché il Veneto è una terra ricca di storia, cultura e identità da preservare. Tuttavia, la tutela non deve diventare un ostacolo: al contrario, deve essere chiara, certa e condivisa. Il nostro lavoro, con il fondamentale contributo delle soprintendenze e dei tecnici del Ministero e della Regione, va proprio in questa direzione. Vogliamo che cittadini, amministratori e imprese sappiano con esattezza cosa è possibile fare e come farlo nel rispetto delle regole”, ha aggiunto Zaia.
L’incontro ha rappresentato un momento decisivo per la programmazione delle attività operative necessarie alla redazione del Piano Paesaggistico, basato su tre pilastri fondamentali: tutela, valorizzazione e integrazione del paesaggio con lo sviluppo del territorio. Il gruppo di lavoro ha inoltre concordato che il Veneto, con l’esperienza maturata in questo percorso, potrà diventare un laboratorio di riferimento per altre regioni italiane, offrendo un modello che coniuga rigore scientifico e semplificazione amministrativa.
“In questo processo le soprintendenze hanno avuto e continueranno ad avere un ruolo chiave. Hanno lavorato con i tecnici e i dirigenti del Ministero della Cultura e della Regione Veneto per dare piena concretezza ai principi stabiliti nell’accordo. Il risultato è un Piano Paesaggistico che non sarà solo un insieme di regole, ma uno strumento capace di coordinare le esigenze di tutela con quelle di sviluppo, diventando un asset strategico per la pianificazione territoriale di Comuni, Province e della Città Metropolitana”, ha concluso il Presidente Zaia.
L’incontro ha visto la partecipazione del Capo di Gabinetto del Ministero della Cultura, Valentina Gemignani, del Capo Dipartimento per la Tutela del Patrimonio culturale e del Paesaggio del Ministero della Cultura, Luigi La Rocca, del Segretario Regionale del Ministero per il Veneto, Marta Mazza, dei soprintendenti Fabrizio Magani, Andrea Rosignoli e Vincenzo Tiné, e del Direttore della Direzione del Presidente della Giunta Regionale del Veneto, Federico Meneghesso, oltre ai rappresentanti della Regione Veneto – la dott.ssa Salvina Sist e l’ing. Marco D’Elia – con gli esperti del settore, la Prof.ssa Patrizia Marzaro, il Prof. Amerigo Restucci, l’Arch. Ugo Soragni e l’ingegner Maurizio De Gennaro.
Ultimo aggiornamento
27 Febbraio 2025, 11:33