Presentazione del progetto di restauro dell’Annunciazione di Tiziano, conservata nel Duomo di Treviso
Presentazione al pubblico dell’avvio dei lavori di restauro
Data:
3 Giugno 2021
Giovedì 3 giugno 2021, alle ore 19, nella cattedrale di San Pietro Apostolo a Treviso (Duomo), si terrà la presentazione al pubblico dell’avvio dei lavori di restauro dell’Annunciazione di Tiziano, opera presente nella cappella Malchiostro della cattedrale. Si tratta di un dipinto a olio su tavola di Tiziano, databile intorno al 1520, il cui restauro è stato autorizzato dalla nostra Soprintendenza, che ne seguirà le diverse fasi di lavoro, e sostenuto da “Save Venice Inc”, in collaborazione con la Diocesi di Treviso.
“Save Venice” è un’organizzazione statunitense non-profit, dedita da 50 anni ad attività di conservazione e restauro di opere d’arte e di architetture della città di Venezia, che ora volge il proprio sguardo e il proprio impegno anche a Treviso.
Tra gli ospiti dell’iniziativa, che interverranno alla presentazione del progetto, sarà presente il Soprintendente, dott. Fabrizio Magani, che in proposito dichiara:
“Siamo contenti di seguire il restauro dell’Annunciazione di Tiziano. La Soprintendenza ha una robusta e concreta tradizione di vicinanza al patrimonio culturale della città di Treviso; anche questa volta sarà così, a sottolineare l’importanza del recupero di quest’opera, non solo dal punto di vista formale, ma anche di quello che riguarda il “pensiero” sulle tecniche del restauro, passate e presenti”.
L’Annunciazione conservata nella cattedrale di Treviso, nella cappella Malchiostro,è un dipinto a olio su tavola di Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore, 1490 circa – Venezia, 1576), uno dei grandi maestri del colore, databile al 1520 circa. La cappella fu commissionata da Broccardo Malchiostro, segretario del vescovo Bernardo De Rossi; progettata da Tullio e Antonio Lombardo, venne completata nell’ottobre 1519 e affrescata l’anno successivo dal Pordenone.
L’annuncio dell’angelo a Maria si svolge in una chiesa con un pavimento a scacchi. Nel dipinto spicca la figura di Maria, rappresentata in primo piano sulla sinistra, vestita di un ampio mantello, e ritratta nel gesto di girarsi verso l’angelo, lontano e in secondo piano: una “rivoluzione” dal punto di vista iconografico. Tradizionalmente è infatti l’angelo ad essere raffigurato in primo piano e sulla sinistra. Inginocchiato al centro, ma lontano, si trova poi il committente, il canonico Malchiostro, che “assiste” alla scena.
Ultimo aggiornamento
24 Giugno 2021, 17:45