Torna visibile dopo l’inverno il mosaico nell’area archeologica di Piazzetta Canoniche a Treviso, corredato da un nuovo pannello esplicativo
L'intervento di manutenzione curato dalla Soprintendenza con finanziamenti ministeriali si è concluso prima dell'inverno e ha previsto l'applicazione di un protettivo sulla superficie mosaicata, il fissaggio delle tessere lungo i bordi delle lacune, il diserbo della fascia perimetrale e l'installazione di un nuovo pannello, corredato da un'ortofoto del mosaico e da un breve testo con traduzione in inglese.
Data:
11 Aprile 2025

Da pochi giorni è nuovamente visibile il mosaico di Piazzetta Canoniche in centro a Treviso!
L’intervento di manutenzione curato dalla Soprintendenza con finanziamenti ministeriali si è concluso prima dell’inverno e ha previsto l’applicazione di un protettivo sulla superficie mosaicata, il fissaggio delle tessere lungo i bordi delle lacune, il diserbo della fascia perimetrale e l’installazione di un nuovo pannello, corredato da un’ortofoto del mosaico e da un breve testo con traduzione in inglese.
Il telo di copertura che protegge l’area nei mesi invernali è stato rimosso grazie alla collaborazione con il Comune di Treviso, che d’intesa con la Soprintendenza garantisce ogni anno la puntualità delle operazioni di copertura e scopertura dell’area archeologica.
TESTO NUOVO PANNELLO PIAZZETTA CANONICHE
Nel 1967 i lavori di riqualificazione della piazzetta Canoniche portarono in luce un pavimento a mosaico policromo appartenente ad un grande ambiente circolare. Circondavano questo vano sette esedre a semicerchio, con pareti intonacate e pavimento a mosaico bianco.Il pavimento dell’ambiente circolare è articolato in tre zone concentriche, il cui fulcro doveva essere una vasca, non più esistente, circondata da una fascia in opus sectile (lastrine di pietra). Il mosaico presentava una complessa decorazione su tre fasce: dall’interno all’esterno, motivi marini con pesci e molluschi, motivi vegetali, animali e amorini nella fascia mediana, dove è rappresentata anche una testa femminile con ghirlanda, ed infine gruppi di due delfini attorcigliati a un tridente.Le tematiche del mosaico e la particolare architettura dell’edificio che lo contiene hanno portato gli studiosi ad interpretare in modi diversi la funzione di tale costruzione, databile, in base ai confronti, al IV secolo d.C. Secondo alcuni si tratterebbe del battistero paleocristiano di Treviso; l’ipotesi in chiave religiosa trova sostegno sia nei soggetti vegetali e animali, tra cui la figura del pavone, simbolo della vita eterna, sia nella testa femminile di Stagione e nei delfini, mentre il tridente è stato interpretato come simbolo della croce. Tuttavia, la struttura architettonica trova confronti anche nell’edilizia residenziale tardo-antica, senza dimenticare, date le tematiche figurative, che si poteva trattare di un edificio termale.
Ultimo aggiornamento
11 Aprile 2025, 15:27